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venerdì 26 giugno 2020

Diario di un ESERCITO

Da piccolo ogni tanto mi fermavo ad imaginare quanto bello fosse essere una formica che trova un pezzo di cibo magari grande una ventina di volte più di lei....
Avevo molti dubbi su questa sezione in quanto sono veramente alle prime armi, però ritengo quanto andrò a descrivere estremamente affascinante e quindi, perchè non tenere per lo meno un diario di questa avventura a prescindere da quali saranno gli errori e/o gli esiti?
Ma andiamo con ordine, cito letteralmente wikipedia "La mirmecologia è una branca della zoologia (studio degli animali e dei protozoi). In particolare è un ramo della entomologia (studio degli insetti); la mirmecologia riguarda lo studio delle formiche a livello anatomico, fisiologico ed etologico.
Il mirmecologo è lo studioso di mirmecologia."
Come apertura di questa sezione ho paragonato sommariamente il sistema sociale delle formiche ad un esercito, perchè personalmente e anche parlandone in giro con altre persone non dotte nell'argomento, il primo collegamento che viene sempre da fare è quello, un numero incalcolabile di esseri che si raggruppano e agiscono come un unica mente per prosperare facendo sfoggio bellico del loro numero.
Ovviamente il tutto è sempre in tono ironico, ma più osservo e conosco questi esseri più mi accorgo che c'è molto, moltissimo di più su di loro.
Come è facile pensare esistono moltissime specie di formiche, vi basti pensare che, secondo quanto riportato dal sito antsmap.org esse sono presenti in tutto il globo escludendo solamente Islanda, Groelandia e una regione del Canada. All'opposto vi sono regioni in cui, tra generi e sottofamiglie, sono presenti anche più di 1000 esemplari diversi contemparaneamente.
Solamente in Italia abbiamo più di 50 specie e sottospecie diverse, ognuna con le proprie, per quanto impercettibili a volte, differenze morfologiche ed abitudini comportamentali.
Premettendo che ne so ancora pochissimo sull'argomento, cercherò per quanto posso di descrivere le nozioni che ho appreso, partendo dalla struttura sociale che possiamo considerare semplicemente a due caste con alcune eccezioni: al vertice c'è ovviamente la regina che vive dai 5 ai 20 anni e passa l'arco della sua vita a deporre uova, sotto di lei ci sono le operaie che invece vivono dai 6 mesi ai 2 anni e si occupano di tutto ovvero far provviste, allevare la prole, pulizia.
Le eccezioni sono dovute alla presenza dei cosidettì soldati e dei maschi.
Le formiche soldato costituiscono una ridottissima percentuale facente parte delle operaie che però spesso hanno dimensioni maggiori, soprattutto il capo e le mascelle, e si occupano della difesa del nido (n.b. non è ancora chiaro del tutto il meccanismo che porta le larve di operaie a divenire soldati ma da recenti studi si è scoperto che oltre al meccanismo di feromoni impartito dalla regina e la nutrizione garantita dalle operaie, vi è la comparsa in fase larvale di un organo atto a sviluppale le ali, chiamato appunto disco immaginario delle ali, che dopo un lasso di tempo sparisce ma aziona dei processi di crescita differenti per le formiche soldato).
I maschi invece (si perchè tutte le formiche sono femmine!!) sono degli esemplari alati che hanno il solo scopo di riprodursi e poi morire, orignando così il meccanismo che porta alla creazione di una nuova colonia.
Ma come si sviluppa effettivamente una nuova colonia? La risposta è la sciamatura, un processo che si verifica dalla primavera all'autunno, differente per ogni specie, durante il quale nascono all'interno di una colonia numerose regine e maschi, entrambi dotati di ali. Al momento opportuno questi esemplari alati usciranno in massa dal formicaio e compieranno quello che in gergo viene chiamato il volo nuziale, ovvero inizieranno a volteggiare circolarmente in aria accoppiandosi, dopo di che i maschi termineranno il loro ciclo vitale mentre le future regine si strapperanno le ali e cercheranno il luogo più idoneo e riparato possibile per iniziare la fondazione della propria colonia.
 
 
 
 
La fondazione di una nuova colonia può avvenire nelle seguenti tipologie:
  • Claustrale: la regina feconda si trova o si scava un rifugio sicuro (in terra o legno) e con le proprie forze inizia a deporre uova ed allevare le prime operaie, fino a che esse non saranno operative non si nutrirà;
  • Semi-claustrale: come la claustrale ma in questo caso la regina di tanto in tanto uscirà per foraggiare mentre le operaie si sviluppano;
  •  Parassitaria: vi sono alcune specie che anzichè fondare la propria colonia si avvalgono di colonie esistenti di specie geneticamente affini o simili, per fare ciò possono o convivere con la regina esistente o subentrare ad essa uccidendola;
  • Gemmazione: come accade ad esempio per le api, consiste in una regina feconda che abbandona il formicaio insieme ad un certo numero di operaie e fonda la propria colonia separatamente.
Vi è da aggiungere un fatto importante riguardo la fondazione, essa può essere caratterizzata anche dalla presenza di regine poliginiche ovvero più regine che collaborano per fondare una colonia, spesso però una volta raggiunto un certo numero di operaie, capita che le regine si uccidano a vicenda lasciando la sopravvissuta al comando del formicaio.

Bene o male tutti noi abbiamo visto una o più formiche in vita nostra, ma è sempre bene imparare qualche nozione di base su questi imenotteri: la loro morfologia è di basa caratterizzata da capo, torace e addome, sono munite di due antenne e sei zampe e si alimentano per trofallassi, ovvero dopo aver ricavato ed ingurgitato una fonte di cibo, parte viene assimilata e parte viene successivamente rigurgitata per nutrire le larve o altri membri della colonia, regina inclusa.

Dalle uova feconde deposte dalla regina nascono delle larve che vengono curate in maniera maniacale dalle operaie, le quali si occupano si spostarle in base al calore e all'umidità dell'ambiente ed anche di ordinarle e separarle per dimensioni e stadi di sviluppo.
Alcune larve tessono un bozzolo di seta in cui trascorrono la fase pupale mentre altre diventano delle pupe nude, dopo di chè diventano adulte assumedo la propria pigmentazione ed inziiando a sovlgere tutti i loro ruoli sociali.

Veniamo alla domanda scottante dell'argomento, come si allevano formiche? Le regole fondamentali ed ineluttabili sono semplicemente due: pazienza e perserveranza.
Anzi tutto bisogna trovare una regina e per fare ciò a meno di incredibili colpi di fortuna (se ve lo state chiedendo si, la risposta è ovviamente io ho avuto molta fortuna) bisogna individuare i luoghi in cui le formiche sciamano (chiaramente in prossimità dei loro formicai) cosa che va fatta nel giusto periodo in quanto ogni specie sciama in periodi diversi che come range vanno da Aprile a Novembre. Ovviamente bisogna avere anche un po' di buon occhio sia per captarne le dimensioni, maggiori di un operaia, e se alata non confonderla con un maschio (solitamente le regine hanno il gastro più lungo e corpulento), ad ogni modo una volta trovata la regina è bene rivolgersi ad un forum specializzato per determinarne la specie e di conseguenza il tipo di fondazione.
Al momento io posseggo solo regine a fondazione claustrale, pertanto in tali casi la regina va posizionata in una provetta, meglio se lunga e di vetro piuttosto che corta o di plastica, avendo cura di rimepire quasi 3/4 della provetta di acqua ed apponendo due strati di cotone leggermente pressato, uno per far da barriera al nostro "serbatoio" d'acqua che garantirà umidità e dissetamento alla regina ed uno dalla parte aperta della provetta che fungerà da tappo ma al contempo permetterà la traspirazione d'aria, di seguito foto esplicativa.




E' bene cercare di ridurre al minimo lo spazio in cui la regina deporrà le uova, questo sia perchè le formiche adorano i posti stretti e quindi non si rischia stress inutile che potrebbe portare a divorare le proprie uova o addirittura alla morte, sia perchè così sfrutteremo al massimo la parte per la riserva d'acqua, che comunque data la traspirabilità del cotone, col passare dei mesi andrà esaurendosi in ogni caso.
Altro fatto importante per non procurare stress alle regine in fondazione è quello di riporre le provette in un luogo o un contenitore totalmente oscurato (non a caso i formicai sono sotto terra), distante da rumori e/o vibrazioni e ad una temperatura adeguatamente calda (al freddo o nei mesi invernali infatti le formiche vanno in una sorta di ibenrazione rallentando quasi completamente le loro funzioni metaboliche) cercando inoltre di controllarle non più di una volta ogni 15 giorni.

Solo quando le prime operaie si saranno sviluppate potremmo iniziare ad inserire cibo nelle provette (non preoccupatevi del digiuno prolungato, le mie regine sono state 10 mesi senza cibo prima di deporre uova) facendo molta attenzione a non inserire grosse porzioni o darne troppo spesso, la cosa migliore è iniziare con una goccia di acqua zuccherata o miele per i carboidrati e un moscerino/zanzara per la parte proteica. Se si eccede in quantità o in frequenza si rischiano accumuli di sporcizia che potrebbero causare muffe e conseguenti problemi di salute alla colonia.

Rimarchiamo il concetto a questo punto di pazienza: in questa fase è indispensabile non farsi prendere dal timore degli spazi ristretti o della difficoltà di gestione delle provette, ne tanto meno dall'euforia di vedere una trentina di operaie muoversi freneticamente in così poco spazio. 
In cattività bisogna fornire degli spazi più ampi alle formiche stando molto attenti, se si pensa di poter spostare già la colonia in un formicaio artificale (cosa che approfonderemo fra poco) si compie un grave errore, lo stesso che feci io l'anno scorso spostando due regine e relativa prole in due formicai di accrescimento che, a mio avviso, ritenevo perfetti perchè piccoli e compatti....nulla di più sbagliato, disorientate dal troppo spazio e di conseguenza stressate, in concomitanza oltretutto con l'arrivo dell'inverno, non sopravvissero oltre un mese.
Il consiglio che ho potuto carpire da chi ha più esperienza e che mi sento di dare anche io è quell odi aspettare di arrivare almeno a circa 50 esemplari per colonia, dopo di che conviene inizialmente collegare la provetta ad un'arena in cui somministreremo acqua e cibo.

Per capire meglio di cosa si tratta l'arena va immaginata come un semplice contenitore quadrato o rettangolare, senza coperchio, al quale va praticato un foro laterale per inserire la provetta in modo da lasciare inalterato quel senso di sicurezza e stabilità che il "nido" garantisce. Ovviamente l'arena dovrà essere proporzionalemente grande al nido, altrimenti le formiche faticheranno a perlustrarla ed a foraggiare o abbeverarsi.
Col tempo si potrà spostare la colonia in dei formicai di accrescimento, realizzati in verticale con arena inteagrata sulla sommità, vedi foto sotto, per arrivare a dei veri e propri labirinti complessi a cui collegare l'arena esterna.

Per quanto riguarda la realizzazione dei formicai, non mi dilungherò molto in quanto ne ho realizzati solo un paio ed ancora devono essere utilizzati, brevemente cito alcune tipologie come orizzontale, verticale senza arena e verticale con arena integrata, per i primi due ho lavorato un blocco di gasbeton  mentre per quelli verticali con arena inclusa o usato dei contenitori di plastica e una colata di gesso.


Formicaio orizzontale/verticale in gasbeton, senza arena (esterna)

Formicaio verticale in gesso con arena incorporata sopra

Le specie che ho attualmente sono Crematogaster scutellaris e Lasius flavus, attualmente entrambe in fondazione in provetta con meno di una decina di operaie entrambe.
Da poco meno di un mese ho iniziato a dar loro qualche insettino e ogni tanto qualche goccia di miele, ora non mi resta che disturbarle il meno possibile ed incrociare le dita, per fare ciò ho riposto le provette all'interno di un contenitore di cartoncino e polistirolo nel quale ho inseritop anche un termometro digitale per tenere sotto controllo la temperatura, che nella mia stanza varia dai 19 invernali ai 29 estivi.

Vi lascio qualche foto e vi prometto di tenervi aggiornati!

Contenitore provette con termometro digitale


Contenitore provette con termometro digitale interno


Crematogaster scutellaris, regina con operaie e larve


Lasius flavus, regina con operaie e bozzoli