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Cephalotus Follicularis


 
Originaria dell'Africa, con la deriva dei continenti oggi questa pianta trova il suo habitat naturale nell'Australia sud-occidentale, in particolare nella fascia costiera. 
Il clima è di tipo mediterraneo con minime che solitamente non scendono sotto i 2° / 7° e le massime non superano i 25° con una forte è l'escursione termica tra giorno e notte di circa 10°.
 
 
Foglie/Trappole
Una delle particolarità più affascinanti di questa pianta è la capacità di produrre sia foglie "normali" che trappole carnivore. Le foglie nascono principalmente in primavera, periodo nel quale le presenza di insetti scarseggia date le temperature ancora troppo miti, pertanto la destinazione d'uso è principalmente la fotosintesi. Nel pieno della fase vegetativa invece si assiste alla produzione di trappole detti "ascidi" che tramite il nettare posto sui bordi attirano gli insetti facendoli poi cadere in una sacca colma di liquido digestivo contornata sull'apice di setole che impediscono la risalita della preda.
Degno di nota è anche il meccanismo col quale gli ascidi in presenza di scarsa umidità possono chiudersi limitando così l'evaporazione del liquido digestivo, per riaprirsi poi in condizioni ambientali più favorevoli.


Fioritura
La fioritura avviene nelle piante adulte nel periodo primaverile-estivo, lo stelo si innalza fino ed oltre i 50 cm in modo da essere ben visibile agli insetti impollinatori. Alla sommità si presentano più boccioli che produrranno piccoli fiori di colore bianco.

N.B. purtroppo come si può evincere dalla foto iniziale e quella poco qui sopra il mio esemplare ha sofferto come spesso capita di un attacco di muffe nel periodo post invernale che ha ridotto la pianta quasi in fin di vita quindi è probabile che se ne riparli il prossimo anno (o quello dopo ancora).
    
Coltivazione
Il substrato di coltivazione può rimanere il classico torba-perlite in parti uguali, tuttavia io come molti altri preferisco ricreare un ambiente più simile all'originale utilizzanto torba-perlite-sabbia di quarzo (quella fine da acquari per capirci). Il sottovaso andrà scelto un po' più alto ed è consigliato creare una sorta di collinetta alla sommità in modo che la pianta produca trappole in discesa.
Bisogna avere un occhio di riguardo per l'apporto idrico e la posizione della pianta, solitamente viene consigliata una posizione medio-soleggiata ed in fase vegetativa un apporto idrico costante ma non esagerato, lasciando ritmicamente evaporare l'intero sottovaso. In inverno invece bisogna riporre la pianta in serra fredda e innaffiare di tanto in tanto solo dall'alto, senza quindi ristagni.

 
Considerazioni personali
E' sicuramente una pianta non di semplice coltivazione e seppur sia in grado di adattarsi a più ambienti col tempo, è d'obbligo a mio parere segnalare due aspetti molto importanti:
  1. Rinvaso, se si stressano troppo le radici o ci si dimentica di avvolgerle in sfagno (preferibilmente vivo) al momento del trapianto è probabile che la painta ne soffra al punto di arrivare anche a morire;
  2. Nutrimento, mai come altre piante il Cephalotus aumenta in maniera considerevole il proprio ritmo di crescita se le trappole vengono nutrite con "vivo" (insetti vivi per capirci). Personalmente anni fa ho avuto un esemplare che nutrivo regolarmente con formiche (prelevate da un formicaio in giardino) e nel giro di una stagione è cresciuto come l'equivalente di almeno un paio di anni. 


Mio esemplare standard, diametro 7cm circa
Stesso esemplare dopo 2 mesi di "formiche"

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