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domenica 30 giugno 2019

CRIPTOBOTANICA

Definizione: La criptobotanica è una disciplina considerata psudoscientifica che studia varie piante sconosciute, che secondo la comunità scientifica non esistono o sono estinte, delle quali si trovano riscontri nella mitologia, nella letteratura o in alcuni resoconti di viaggio. (Cit. Wikipedia)

Ho scelto questa definizione in quanto le piante che io coltivo sono "prettamente" piante carnivore (le virgolette serviranno per una sezione a parte del blog dove illustrerò la sezione proto-carnivore che chiamerò "il giardino del diavolo").

Dal punto di vista scientifico, il primo a scrivere di piante carnivore fu Charles Darwin nel libro Le piante insettivore del 1875. Tuttavia fu solo nel 1942 che venne coniato il termine “piante carnivore”: fu Francis Ernest Lloyd, biologo e botanico inglese naturalizzato statunitense, che ne scrisse nel libro The Carnivorous Plants.

Esistono molte, per non dire moltissime, specie di piante carnivore, ognuna con le più disparate singolarità che le rendono uniche ed affascinanti, in questa panoramica generale elencherò solamente quelle che attualmente io coltivo che prevalentemente sono del tipo "temperate" o a ciclo di vita annuo.

Il termine temperate fa riferimento all'habitat di origine di queste piante, parliamo cioè di climi prevalentemente miti con caldo in estate e freddo in inverno, per semplificare possiamo prendere il modello climatico del nostro paese (Italia), escludendo casi particolari come le alte quote in montagna o le punte mediterranee del mezzogiorno.
Le piante carnivore di tipo temperate iniziano, o meglio riprendono, il loro ciclo vegetativo di crescita in primavera di pari passo con l'innalzarsi delle temperature, dando il massimo in estate, mentre con l'arrivo dei primi freddi rallenteranno sempre più fino ad entrare in inverno in uno stadio di ibernazione nel quale adottano vari stratagemmi modificandosi fisicamente per far fronte alle basse temperature.
Le piante che hanno invece un clico di vita annuo, come suggerisce il termine, nascono e muoiono nell'arco delle quattro stagioni, fiorendo al massimo del loro ciclo di vita (o comunque prima della fine del caldo) nel tentativo di essere impollinate e generare i semi che proseguiranno la "stirpe" nella primavera dell'anno seguente.

I generi che io coltivo, in ordine alfabetico, sono i seguenti:

Nelle apposite sezione, cliccando sul nome di ogni specie, spiegherò a grandi linee le caratteristiche principali di ognuna di esse.

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